mercoledì 18 luglio 2012

Problemi del mestiere

Di seguito vi trascriverò due mail, un botta e risposta tra un cliente insoddisfatto e me. L'antefatto è il seguente, Il Signor Ettore ha comperato due coupon tramite LetsBouns che prevedevano una un pernottamento di 14 notti presso una struttura ricettiva nel salento, a quanto ho appurato credo abbiano passato solamente 7 giorni presso la suddetta struttura e poi siano andati via mandando una mail a LetsBouns chiedendo il risarcimento per truffa. La mail è la seguente: Gent.ma Sig.ra Ilenia, siamo arrivati oggi da poche ore nel Salento.... come da ticket acquistati per due settimane consecutive come da allegato. L'agenzia che ci ha accomodati è la DANCARDI TOURIST HOME. Già nei contatti precedenti alla data della vacanza, avevamo avuto alcune difficoltà in quanto richiedevamo la presenza dell'aeria climatizzata nell appartamento (visto che visitando i siti dei residence indicati nella possibile roulette, c erano strutture che disponevano di questo servizio) Nelle mani del titolare Sig. Riccardo Lobbene abbiamo oggi versato eur 30 X 4 per 2 settimane (tot eur 240) + incredibile, ha preteso eur 60 di pulizie finali per entrambe le 2 settinane (pari ad euro 120) anche se noi non dobbiamo cambiare appartamento, le pulizie saranno solo una volta (una sola uscita) e sul contratto che ci aveva inviato prima della partenza era indicato solo 60 euro per le pulizie, lo ha corretto stamattina a biro al nostro arrivo. Totale Eur 360 che il Sig. Lobbene ha chiesto in contanti e non ci ha rilasciato nessuna ricevuta fiscalmente valida. PURTROPPO IL PROBLEMA NASCE DOPO L APERTURA DELL'APPARTAMENTO: L'APPARTAMENTO E' FATISCENTE!!! - FRIGO ROTTO, CHE NON FA FREDDO - TUTTI GLI ACCESSORI IN BAGNO APPENA LI TOCCAVO CADEVANO A TERRA PERCHE' SOLO APPOGGIATI - RUBINETTI ROTTI - LETTI E MATERASSI SFONDATI (RETI DEGLI ANNI 60) - STENDITO COMPLETAMENTE ARRUGGINITO - POSATE ASSENTI - FILI ELETTRICI MAL RIVESTITI DEL BOILER IN BAGNO - BOMBOLA DEL GAS INTERNA ALLA CAMERA DA LETTO/CUCINA - CUSCINI PIENI DI MACCHIE Dopo le verifiche e recuperato lo schoch di 14 ore di viaggio, ho contattato il locatore e gli ho intimato di assegnarmi una sistemazione degna di persone umane che hanno pagato in tutto euro 620 VERI E BUONI!!!! Il locatore dice di non avere altre disponibilità.. e mi vuole mandare dei tecnici per cercare di mettere pezze. io gli ho chiesto di far riferimento a qualche suo collega in zona.... CHIEDO IL VOSTRO INTERVENTO IMMEDIATO E URGENTISSIMO, IN QUALITA' DI PARNTER DELL'AGENZIA IMMOBILIARE PERCHE' SI INTIMI AL LOCATORE LA RESTITUZIONE DI TUTTO QUANTO PAGATO A LUI E A VOI E DOMANI PROVVEDO DA SOLA A CERCARMI UNA SISTEMAZIONE ACCETTABILE IN LOCO!!! SONO DELUSISSIMA E FURIOSA: IO FACCIO SOLO QUESTI 10 GIORNI DI VACANZA ALL ANNO!!! CHIEDO LA VOSTRA ASSISTENZA IMMEDIATA, IN CASO CONTRARIO INTENDO ADIRE ALLE VIE LEGALI, IN QUANTO MI SENTO TRUFFATA. ATTENDO UN SUO RISCONTRO URGENTE. ettore XXX Verso le 10:00 del mattino di ieri una chiamata mi sorprende nell'atto di espletare i mie bisogni fisiologici, è Alessia responsabile LetsBonus che mi racconta della mail e di cio che è successo. La mia risposta non tarda ad arrivare: Gentile Ettore, sono dispiaciuto e sorpreso della mail che lei ha scritto a LetsBonus ed intendo risponderle punto per punto mettendo in conoscenza anche Alessia XXY: Punto 1, Climatizzatore. Credevo di esser già stato lapalissiano con la mail inviatale in data 08/07/2012 dove le scrivevo quanto segue:Buongiorno Ettore, mi spiace contraddirla ma il suo ricordo è errato. In nessun punto dell'offerta pubblicata su LetsBonus viene mai menzionata, o si allude alla possibilità di avere delle soluzioni climatizzate. Fortunatamente è ancora on line la promozioni in modalità Preview di modo che potrà appurare anche lei l'infondatezza delle sue richieste: Link: http://it.letsbonus.com/roma/viajes?preview=121637&template=1 Se avessi avuto la possibilità di sistemarla presso un appartamento munito di climatizzatore, anche fuori dall'offerta, l'avrei fatto, ma non mi rimane più nessuna soluzione disponibile. Metto in Cc anche la responsabile di LetsBonus Alessia XXY, affinche anch'ella appuri la nostra più totale correttezza....... e su questo punto non ho più nulla da aggiungere. Punto 2, I costi: Lei scrive:... abbiamo oggi versato eur 30 X 4 per 2 settimane (tot eur 240) + incredibile, ha preteso eur 60 di pulizie finali per entrambe le 2 settinane (pari ad euro 120) anche se noi non dobbiamo cambiare appartamento... Qui, devo darle atto, è stato davvero molto accurato poichè, ha versato nelle mie mani, in contanti, esattamente quello che mi era dovuto secondo l'offerta di LetsBonus, poichè, come immagino lei abbia letto prima di acquistare l'offerta, ogni coupon prevede il pagamento in loco di 30 euro di forfait a testa più 60 euro di pulizie finali per un totale di 180 Euro, lei ne ha comperato due ed a questo punto i calcoli mi sembrano piuttosto elementari ma per correttezza li svolgerò ugualmente: 180+180=360 Euro "...Totale Eur 360 che il Sig. Lobbene ha chiesto in contanti..." Quindi anche per questo credo non ci siano problemi. Punto 3, Mancata ricevuta Fiscale: "...e non ci ha rilasciato nessuna ricevuta fiscalmente valida." il contratto di locazione che le ho firmato è una ricevuta fiscale valida. Allego il contratto di locazione. Punto 4, Fatiscenza: "...PURTROPPO IL PROBLEMA NASCE DOPO L APERTURA DELL'APPARTAMENTO: L'APPARTAMENTO E' FATISCENTE!!!" L'appartamento, prima di essere consegnato è stato visionato da me, da lei, da sua moglie e dalle sue figliole. Mi chiedo dunque, come è possibile sopportare di vivere in questo "appartamento fatiscente" e non "degno di uman persona" per bene dieci giorni e di punto in bianco non poterne più? Non vorrei sembrar malizioso, ma, lei scrive:"... IO FACCIO SOLO QUESTI 10 GIORNI DI VACANZA ALL ANNO!!! " ed io comincio a pensare che voi abbiate soggiornato nell'appartamento per tutto il periodo delle ferie da voi preventivato e poi, abbiate provato a farvi rimborsare i soldi . Ma le mie sono solo congetture prive di un qualsiasi fondamento. Ma continuiamo... Punto 4," FRIGO ROTTO, CHE NON FA FREDDO " Durante il vostro primo giorno mi è stato segnalato da parte vostra il malfunzionamento del frigidaire, l'indomani mattina vi ho mandato il tecnico il quale non ha trovato nessun guasto e non ha ritenuto opportuno un cambio del suddetto. Ci tengo a precisare che il tecnico è esterno all'agenzia ed avrebbe sicuramente preferito aggiustare se non addirittura cambiare il frigo per potervi lucrare, ma, contro i suoi interessi e rimpetto all'assenza di un qualsivoglia problema ha optato per la strada dell'onestà. Punto 5, Incuria in bagno: "...- TUTTI GLI ACCESSORI IN BAGNO APPENA LI TOCCAVO CADEVANO A TERRA PERCHE' SOLO APPOGGIATI - RUBINETTI ROTTI" Mi sembra un poco esagerata come descrizione ma, ammettiamo la disastrosa incura del bagno, un tecnico mandato il giorno dopo la vostra chiamata ha certosinamente controllato e riparato ogni problema. Mi chiedo come mai non scriviate anche ciò ad Alessia, ma andiamo avanti. Punto 6, "... LETTI E MATERASSI SFONDATI (RETI DEGLI ANNI 60) - STENDITO COMPLETAMENTE ARRUGGINITO - POSATE ASSENTI " Mi chiedo in primis, quale perizia abbiate fatto alle reti per poterne datare il decennio di fabbricazione, ed ancora come mai non mi abbiate mai sottoposto i tre problemi affrontati in questo punto, mi chiedo inoltre come abbiano fatto gli inquilini che hanno soggiornato prima di voi nell'appartamento, ed ancora come facciano le altre 8 famiglie che soggiornano nel residence Oleandri, tra cui alcune arrivate tramite l'offerta di LetsBonus. Punto 7: "...FILI ELETTRICI MAL RIVESTITI DEL BOILER IN BAGNO - BOMBOLA DEL GAS INTERNA ALLA CAMERA DA LETTO/CUCINA - CUSCINI PIENI DI MACCHIE" Ancora altre domande si inseguono nella mia mente: Perchè non chiedere all'apposito tecnico di aggiustare questi pericolosissimi fili mal rivestiti? Perchè non segnalare il problema al titolare dell'agenzia che avrebbe potuto facilmente risolverlo ed invece segnalarlo a LetsBonus? Per quanto riguarda la bombola del gas in cucina, (ed onestamente giustificare la presenza di una bombola del gas in cucina mi sembra davvero come di giustificare un comodino in camera da letto o un sanitario in bagno) Chiedo scusa a nome del comune di Mancaversa in quanto non è stato in grado di portare il Metano nel suo comune. Per quanto riguarda i cuscini valgono le domande gia poste per i fili elettrici. Detto ciò, Signore e Signora Paraluppi, ho spiegato a voi e ad Alessia il mio punto di vista. Sono rammaricato per la situazione venutasi a creare, trovo davvero poco cortese definire degli appartamenti non atti al soggiorno di essere umani, specialmente perchè tutti coloro che vi hanno soggiornato hanno passato delle piacevolissime vacanze ed somigliano tutti a degli esseri umani. Mi auguro che la spiegazione datavi vi possa soddisfare in caso contrario potete farmi contattare dai vostri legali. Cordiali saluti Riccardo Lobbene Salento-one.puglia.it turismodancardi.org case-vacanza-salento.org

lunedì 18 giugno 2012

79 euro per una settimana nel salento

Robba da non credere... Dancardi Toursit_Home ha dato il via al più grande esodo destagionalizzato verso la puglia. Dato il successo di richieste su it.groupalia.com/sconti-lecce/appartamento-turismo-dancardi.html Anche L'APT, e la regione puglia si stanno mobilitando costruendo nuove infrastrutture e addirittura raddoppiando il traffico dei treni. L'offerta sarà disponibile sul sito ancora per 3 giorni e, se le previsioni sono esatte, in barba alla crisi quest'anno il salento raddoppiera il numero di visitatori. Che altro dire, ci vediamo in puglia. turismodancardi.org salento-one.puglia.it case-vacanza-salento.org

domenica 3 giugno 2012

...ed andò a cacare

Mimì si sveglio verso le 9:00. Si guardò bene dal far rumore, in quella stanza continuava a dormire Marta. Una brandina di emergenze crepitava sotto il suo corpo, solo piccoli raggi di luce traversavano la tapparella chiusa. Aprì la porta nella penombra della stanza e la chiuse dietro le sue spalle. si osservò nello specchio del corridoio ma anche se le fosse spuntato un terzo occhio non se ne sarebbe accorta. Si diresse in cucina, apri la porta che dava sul balconcino, mise su il caffè e si sedette. Luce, aria pulita, la mente cominciava a destarsi, i pensieri a circolare: l'imminente trasloco, l'arrivo del ragazzo nel pomeriggio e l'uomo al quale aveva lasciato la sua camera e che ora dormiva nel suo letto. La caffetteria cominciò a borbottare, spense il fuoco, verso del latte in una tazza e lo macchiò con il caffè. Fece un sorso. il caffè era pessimo - sapeva di vecchio, sapeva di polvere- Così aveva detto Ruggero, l'uomo che dormiva nella sua stanza, che l'aveva costretta a dormire in una scomoda brandina nella stanza dell'inquililina. Finì la colazione, accese una sigaretta e poi bagno, specchio, balcone e di nuovo seduta in cucina a fissare il frigidaire. Non c'era nulla da fare in quella cucina, tutti dormivano, la televisione era in camera sua, i vestiti in camera sua, i trucchi in camera sua, si decise anche lei di andare in camera sua. -Ruggero, il caffè è gia pronto, ti vuoi svegliare o vuoi dormire un'altra mezz'ora?- Lui aprì gli occhi, la guardò ma non disse nulla -allora che vuoi fare?- Mimì cominciava a riprender possesso della sua camera aprendo l'armadio e cercando i vestiti che avrebbero sostituito la sua mise da notte. Ruggero aveva messo il capo sotto il cuscino ma sentendo il ruomore delle ante degli armadi disse: -appena cominci a svestirti avvertimi- -va bene- disse lei Dopo un paio di minuti Ruggero alzò la testa, Mimì lo guardò -non fare lo scemo, cosa credi...vado a cambiarmi in bagno- e se ne andò dopo poco tornò, indossava un jeans ed una maglietta verde. Era bellissima. -Dai, avevi promesso che ti saresti alzato, te l'ho anche chiesto... dai su, dobbiamo andare a comperare l'acqua.. -Vieni qui- disse lui Mimì si accosto sul suo letto, accanto a Ruggero. -Perchè non hai voluto dormire con me questa notte, avevi paura io fossi troppo ubriaco e ti avrei molestato?- -No, non ci sarebbero stati problemi, mi sarei alzata e me ne sarei andata. Sono stata con te cinque minuti come mi hai chiesto ed abbiamo parlato, ricordi?- -Piu o meno...Cosa abbiamo fatto dopo essere usciti dal ristorante, siamo tornati direttamente a casa?- -Macchè, siamo stati in giro per un altro paio di ore. Tu hai parlato sempre con quel tuo amico...- -Tommaso?- -Si, siamo stati in un altro paio di locali, ti sei bevuto altri due gintonic. Continuavi a parlare con Tommaso. Non mi piace Tommaso, ti stava troppo attaccato, ti abbracciava. Devi stare attento ai Milanesi- -è un coglione, ma è di Padova- -va bene, ma ti stava troppo vicino, ti abbracciava...- -è un figlio di puttana del cazzo- -e poi quel suo amico, non sopporto le persone che si circondano di amici più deboli per sentirsi forti. Sono stata contenta ti sia incazzato con lui- -incazzato?- -si, a fine serata l'hai mandato a fare inculo, lui ti abbracciava e tu lo mandavi via- -perchè?- -voleva farti autovotare al concorso perchè se fossi arrivato in finale avrebbe potuto aiutarti- Ruggero, ancora sdraito nel letto, guardava Mimì, carezzandole i capelli ed abbozzando un sorriso. -Perchè ridi? Ruggero non rispose -Ieri notte, rientrati a casa, mi hai detto che sono pulita, ricordi?- -si- rispose ruggero, ma in realtà non lo ricordava. -mi è piaciuto, ma che vuol dire pulita?- -la pulizia è cio che porta alla purezza...- -questo lo dicevi anche ieri...- -la pulizia per me è purezza, sincerità...sai a volte mi capita di saltare la cena e di andare a letto digiuno e mi sento pulito, mi sento azzurro e in pace... la pulizia è un ostia, è una nuovola... è qualcosa senza peccato, è un ordine dove il mio caos trova requie. Vicino a te anche io mi sento più pulito...- -sembra un pensiero molto bello...- -si, dovrei scriverlo- -...e ad un certo punto ti sei incazzato, dicevi <> ed io sono andata via e tu mi hai chiesto di tornare- -fa schifo cosa?- -dicevi che non potevi avere la persona che volevi e che faceva schifo- -Dico cose molto sagge quando sono ubriaco... - Mimì sorrideva compiaciuta, ma facendo attenzione a non farlo trasparire troppo -è un pensiero semplice ma vero... perchè non dovrei avere la persona che voglio? Perchè non hai voluto dormire con me ieri sera?- A Ruggero sarebbe piaciuta l'idea che Mimì non avesse voluto dormire con lui perchè lei, quella sera, non avrebbe potuto resistergli, ma in cuor suo sapeva la verità; il giorno seguente sarebbe arrivato il ragazzo di Mimì e lei, non avrebbe potuto violare l'alcova (e con violare non si intende un amplesso ma la semplice condivisione di un letto) che di li a poco avrebbe diviso con il suo ragazzo. Mimì tacque, Ruggero accennò fischiettando "mi sono inamorato di te" e disse.. -è questo che vorrei, esattamente questo- guardandola negli occhi. -si ma ti stancheresti subito...- -probabilmente... non lo so... Io voglio solo che tu sia felice per la mia presenza ed io per la tua... la felicità in questa vita è centillinata... vorrei solo che la nostra gioia coincida, anche se per un solo istante, noi due siamo esseri imperfetti... solo ciò che è perfetto può parlare di eternità... solo uno scarafaggio o un coccodrillo possono amare, sai... loro sono uguali da millenni perchè sono perfetti, non mutano... gli esseri umani mutano, si evolvono, diventano più alti e più scuri, più intelligenti, più coglioni... fossi uno scarafaggio ti prometteri molto di più, ma non lo sono... io voglio solo essere felice per un attimo e riconfermalro attimo dopo attimo... io lo so, tu ti accontenti di avere qualcuno che ti conosca, ma io parlo di perfezione... anche se per un istante... io non parlo di far l'amore ma di abbracciarsi, io non voglio che tu sia mia io voglio che tua sia... io non parlo di avere ma di essere.... capisci?- Il telefono squillo, era il suo ragazzo, Ruggero si alzò ed andò a cacare.

lunedì 14 maggio 2012

Eventi estate nel Salento 2012

Il salento negli ultimi anni sta gettando le basi per diventare la prima meta turistica d'italia. Tutto è nato una quindicina di anni fà quando, alcuni pionieri del turismo decisero di trascorrere le loro vancaze nel profondo sud d'italia. L'APT delle provincie di Lecce e Brindisi ancora non avevano intuito il potenziale sconfinato di una terra così pura, ricca di storia e di spiaggie bellissime, di cultura e di un folklore contagioso. Questi primi turisti, paragonabili a Cortès o a Da Gama, si ritrovarono davanti una terra vergine, intatta nel suo primoridale splendore. Da qui nasce la bellissima favola del Salento, che fiutando un nuovo rilancio per l'economia ha cominciato in maniera confusa all'inizio e con crescente lungimiranza poi a creare strutture e servizi atti ad accogliere in maniera smpre più organizzata il turista. Questo ovviamente non ha avvantagiato esclusivamente che scopriva durante l'estate questa bellisima terra, ma anche chi, in salento, ci è nato. Ed è in questo contesto che vediamo l'affermazione della cultura salentina in tutta europa, con corsi di pizzica orgainzzati a Roma a Berlino a Parigi, ed è anche da qui che nascono quelle realtà come i Negramaro, Emma Marrone, Alessandra Amoroso, i Sud Sound System, ecc.. che così tanto stanno influenzando la cultura musicale italiana, Ma soprattutto è in questo contesto che io ho potuto godere di un live di Lou Reed e di una mostra su Mirò tanto per dirvene un paio, senza dovermi spostare dalla Puglia. Di seguito vi propongo una lista degli eventi, che andrò via via aggiornando, che infiammeranno l'estate 2012 nel salento: Dal 27 Maggio dopo il successo delle mostre di Joan Mirò, Pablo Picasso e Salvador Dalì, Il Castello Aragonese ospita la retrospettiva “Andy Warhol. I want to be a machine”, a cura di Gianni Mercurio, Castello Aragonese di Otranto (LE) Orari: maggio 10-13 / 15-19; giugno e settembre 10-13 / 15-22; luglio e agosto 10-24. Dall' 1 al 12 Giugno a Gallipoli (Blu Salento) si svolgerà la prestigiosa finale MISS MONDO 2 Giugno il gruppo simbolo che ha aiutato ad esportare l'idea di "Salentinità" nel mondo SUD SOUND SYSTEM si esibirà presso il Parco Gondar. 4 Agosto L'artista Italiana più famosa nel mondo, Laura Pausini in concerto allo stadio via del Mare. Imperdibile. 7 Agosto il gruppo più influente europeo più influente nella scena  rock-electro-dance europea e non solo. I PLANET FUNK live al Parco Gondar di Gallipoli 17 Agosto il Parco Gondar ospiterà il concerto dei NEGRITA 25 Agosto l'evento più atteso dell'estate salentina, il Gran Maestro GORAN BREGOVIC calcherà il palco della Notte della Taranta per dirigere l'orchestra nelle sue rivisitazioni balcaniche di tutto il folklore salentino. Per la vostra casa vacanze nel salento Case-vacanza-salento.org turismodancardi.org salento-one.puglia.it

mercoledì 2 maggio 2012

sarà peccato violentare i bambini di sabato?

Non solo ritroverò all'inferno tutti i bigotti mangiatori d'ostie domenicali, ma anche i più indefessi e puri credenti che a Dio dedicano i loro sforzi. La chiesa ha deciso arbitrariamente di fottersene della parola di Dio e di cambiare i suoi celebri comandamenti.
 Riporto di seguito le parole che Dio dettò a Mosè sul Sinai contenute nel libro  Esodo 20,1-17:


«E Dio pronunciò tutte queste parole dicendo così:
Io sono il Signore tuo Dio, che ti fece uscire dal paese d'Egitto, dalla casa degli schiavi.
Non avrai altri dei al mio cospetto. Non farti alcuna scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque al di sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li adorare, perché io, il Signore tuo Dio, sono un Dio geloso che punisce il peccato dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione per coloro che mi odiano, e uso bontà fino alla millesima generazione, per coloro che mi amano ed osservano i miei comandamenti.
Non pronunciare il nome del Signore Dio tuo invano; perché il Signore non lascerà impunito chi avrà pronunciato il suo nome invano.
Ricordati del giorno del sabato per santificarlo. Durante sei giorni lavorerai e compirai ogni tua opera ma il settimo è giorno di totale cessazione del lavoro e dedicato al Signore Dio tuo. Non farai alcun lavoro né tu né tuo figlio né tua figlia né il tuo schiavo né la tua schiava né il tuo bestiame né il forestiero che si trova nella tua città poiché in sei giorni il Signore creò il cielo e la terra, il mare e tutto ciò che contengono, riposò nel settimo giorno e per questo il Signore ha benedetto il settimo giorno santificandolo.
Onora tuo padre e tua madre, affinché si prolunghino i tuoi giorni sulla terra che il Signore tuo Dio ti dà.
Non uccidere.
Non commettere adulterio.
Non rubare.
Non fare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare sua moglie, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo. »

Ora, tralasciando il fatto che Dio vieti di fare "...alcuna scultura, nè immagine alcuna delle cose che sono lassù in cielo o quaggiù sulla terra..." io mi chiedo, come diavolo è possibile che Dio dica chiaramente a Mosè che il sabato non si fa un cazzo e la chiesa sposti il giorno di riposo la domenica? Cristo! questo è un Dio geloso che punisce te, tuo figlio, i figli dei tuoi figli fino alla quarta generazione. Cosa mai ci costerà anticipare di un giorno le vacanze? Credete che quegli uranisti parafiliaci ci stiano prendendo per il culo per poter stare un poco più comodi in paradiso? Effettivamente nei comandamenti non c'è espressamente scritto "ricordati di non molestare i bambini",fa d'uopo pensare che a  loro [1]   basti rilassarsi il sabato per guadagnare l'eterna felicità. Detto ciò, la domanda sorge spontanea, sarà peccato violentare i bambini di sabato?
rappresentazione del paradiso secondo il clero cristiano 




[1] "loro" gli uranisti parafiliaci.





Per le vostre vacanze estive nel salento non abbiate dubbi salento-one.puglia.it
Nell'incertezza vi sconsiglio di chiamare il fine settimana... 
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mercoledì 25 aprile 2012

"Giorgio Napolitano e Torino 1932 al Coffee and Cigarettes, per onorare la liberazione d'Italia "


"Una ricorrenza fondamentale nella storia dell'Italia unita, di quelle che più ne hanno segnato il cammino sulla via dell'indipendenza, della dignità, della libertà, della coesione nazionale". Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha organizzato un concerto presso il Coffee and Cigarettes di Lecce il 25 aprile con i Torino 1932 durante il quale interverranno alcuni esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma nel 67° anniversario della Liberazione.

"Sappiamo bene - ha continuato il Capo dello Stato - quel che la data del 25 aprile più che mai simboleggia: la capacità di riscossa e di mobilitazione di un popolo duramente provato dalla dittatura, dalla guerra e dalla fatale disfatta della fuorviante alleanza con la Germania nazista ; la capacità di nobile reazione e di rapida ricostruzione delle forze dello Stato che più rischiavano di uscire umiliate dal crollo dell'8 settembre 1943, cioè le nostre Forze Armate, che avevano storicamente legato la loro missione alla causa delle guerre per l'unità e l'indipendenza della Nazione, fino a superare la durissima prova del primo conflitto mondiale. Ed è per tutto ciò che abbiamo collocato al giusto posto nelle celebrazioni del Centocinquantenario la ricorrenza della Liberazione, che fu anche riunificazione di un'Italia divisa e lacerata dall'occupazione e repressione nazista".


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martedì 24 aprile 2012

Il senso di tragedia Femminile

Una settimana trascorsa a lavorare come Driver presso il Festival del Cinema Europeo di Lecce.
Una settima trascorsa seduti in macchina e seduti al Bar. Ho conosciuto Terry Gillian ed ho bevuto birra, tanta birra, ho fatto da interprete per Montxo Armendàriz ed bevuto birra, tanta birra.
Ho riascoltato molte volte il provino della nuova canzone "Il senso di tragedia femminile", sembra non convincere nessuno tranne me. Il brano nasce da un intuizione semplice: Le donne hanno bisogno di tragedia. riporto di seguito il testo ed il link per poterla ascoltare http://youtu.be/vr6lIJzwz-Y

Cosa, dimmi cosa vuoi?

Cerchi un pretesto per vivere un dramma che parli di noi

Dove, dove troverai

forza e coraggio per poter soffrire

come dentro un romanzo

e aggiungi una nota blu, in più, per me

Che non ti ho chiesto troppo

che non riesco a capire

il senso di tragedia femminile

Io che volevo star bene

io che volevo dormire

in un letto da spartire tra noi due

in una tiepida intimità

vivi senza ironia

trame d'amore ispirate dal cinema

Tradisci senza fantasia

sotto i miei occhi per farmi soffrire di più

e aggiungi una nota blu, in più, per me

Che non ho chiesto troppo

che non riesco a capire

il senso di tragedia femminile

Io che volevo star bene

io che volevo dormire

in un letto da spartire tra noi due

in un timida.....

Io che ti voglio esser grato

per avermi tradito

con un mio caro amico


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le vacanze più estive che abbiate mai passato nel salento..anche in inverno

lunedì 26 marzo 2012

La leggenda della morte di Martin Denis Reho

La notte del 9 novembre 2009 Martin Denis Reho uscì dalla sala prove dopo un violento litigio con gli altri tre Torino 1932. Salì sulla sua auto per tornare a casa e lungo una strada raccolse una ragazza che faceva l'autostop. La ragazza si chiamava Teresa e gli raccontò che stava scappando di casa perché era incinta e, contro il parere del suo ragazzo, aveva deciso di abortire. Solo lungo una stradina di campagna Teresa comprese che la persona al volante era Denis dei Torino 1932; la sua reazione esagitata spaventò e distrasse Reho, che non vide che il semaforo diventava rosso). Pur riuscendo a evitare l'urto con un altro veicolo, l'auto del leader dei Torino 1932 uscì di strada e si schiantò contro un albero, prendendo fuoco. Denis, sbalzato fuori dall'abitacolo, sbatté la testa contro l'albero. Sia Denis che Teresa persero la vita (secondo una variante della teoria dell'incidente stradale, Denis rimase decapitato nello schianto contro un camion).


Ricevuta la notizia, gli altri tre Torino 1932 dovettero decidere cosa fare. Il loro manager Stefano Adamo e Riccardo Lobbene insistettero per adottare la linea del silenzio: avrebbero seppellito Denis senza far sapere niente a nessuno, per non sconvolgere il mondo o il futuro del gruppo che, nel 1966, era all'apice del suo successo. Si misero quindi alla ricerca di un sosia. Dopo settimane di ricerche, scelsero Ciro Ferrara , un giocatore di origini campane che assomigliava a Denis e che acconsentì a sottoporsi ad alcuni interventi di chirurgia plastica per rendere ancor più netta la somiglianza.


Da quel momento, i Torino 1932 non si esibirono più dal vivo, sia perché Ferrara era più alto di Denis, sia perché occorreva del tempo per insegnargli a imitare i movimenti e la voce di Denis.

Stando a questa storia, la persona che suona e canta sugli album dei Torino 1932 dopo il 2010, che ha composto Martini, Come un temporale, La bevitrice di Lautrec e Un ferragosto in città, sarebbe un impostore, scelto sulla base di una spiccata somiglianza fisica con l'originale.


La sera del 12 ottobre 2009 il dj Giona Fontanarosa, durante una trasmissione radiofonica sulla rete Radio Rama di Lecce, raccontò che la sera precedente aveva ricevuto una telefonata nella quale un sedicente M. Ancona gli aveva confessato di essere a conoscenza di un clamoroso segreto: Denis Martin Reho era morto in un incidente stradale alle 5 del mattino di mercoledì 9 novembre. A riprova delle sue affermazioni, il misterioso individuo indicava numerosi indizi presenti nei dischi dei Torino 1932. Due giorni dopo la trasmissione radiofonica di Giona, il 14 ottobre 1969, un giornale locale di Lecce pubblicò un articolo a firma del giornalista Tadicini intitolato Denis Dead: Nuove prove vengono alla luce. Nel suo pezzo Tadicini introdusse per la prima volta l'ipotesi che il nome del fantomatico sostituto di Reho fosse tale Ciro Ferrara. Nelle prime ore del mattino del 21 ottobre 2009, anche Gianni Gustavo Scarcella, un disc jockey della stazione radioSalentuosi, discusse e commentò in diretta le voci sulla morte del Torino 1932 per più di un'ora prima di venire interrotto per limiti di tempo. Circa nello stesso periodo, apparve nelle edicole una rivista dal titolo La Morte di Denis, il grande inganno, pubblicata sull'onda emotiva e sul clamore che la storia aveva suscitato presso il grande pubblico, presentava con dovizia di particolari la presunta storia della morte di Denis.

Presto la notizia fece il giro del mondo e i fan, specialmente gli studenti delle università Leccesi, iniziarono a fare a gara fra di loro nello scovare i messaggi nascosti. Tutto il catalogo passato dei dischi del gruppo ricominciò a vendere moltissimo, compresi gli album precedenti il 2009, l'anno della presunta morte di Denis. Particolarmente curioso fu il fatto che anche nei dischi antecedenti la data del presunto decesso, i fan rintracciassero molti indizi e criptici messaggi.


I sostenitori della teoria adducono come prove numerosi indizi che i tre Torino 1932 superstiti avrebbero disseminato nelle loro opere successive alla tragedia.


Il brano "Martini" comincia con "tutta colpa di Teresa e la sua voluttà", l'autostoppista in qualche modo responsabile della prematura morte di Denis. Mentre nel brano "Come un temporale" il celebre ritornello sarebbe, a detta dei Fans, un omaggio all'ascesa al cielo di Reho : "ma è come un temporale che ti prende in mezzo al mare e come un sole ti farai un separè di carta e nuvole e finalmente avrai quel po di intimità, che non hai avuto mai, che non hai chiesto" mai"

Altri indizi si trovano nella compertina dell'album Lo spettacolo musicale dei Torino 1932

Le due "O" sottolineate della scritta Torino rappresenterebbero il frontale di una macchina, mentre le tre lettere che si trovano all'interno "RIN" dovrebbero significare "Reho INcident" e la "T" iniziale l'albero contro il quale Denis perse la vita. La Data "1932" posta esattamente sotto la scritta "RIN" coinciderebbe esattamente con l'orario dell'incidente 19:32.
Inoltre leggendo al contrario la scritta "Lo spettacolo musicale dei" si ottiene un augurio Sanscrito spesso usato durante avvenimenti luttuosi:" Ied elacisumo locattep sol " संस्कृ संस्कृत che tradotto sarebbe piu o meno così: "che la strada lo porti verso il sole"






Nel 2012, due periti italiani, l'informatico Francesco Gavazzeni e il medico legale Gabriella Carlesi, basandosi su avanzate tecniche medico-legali, hanno svolto un approfondito studio di antropometria e di craniometria su immagini di Martin Denis Reho, scattate prima e dopo la data del presunto incidente in cui l'artista avrebbe trovato la morte, allo scopo di confrontarne le caratteristiche biometriche e decidere così se si trattasse o meno della stessa persona. Sorprendentemente, lo studio ha portato a concludere che resta aperta la probabilità che non si tratti della stessa persona, in quanto il confronto dei dati biometrici (analisi della forma del cranio e della mascella, della curva mandibolare, dei padiglioni auricolari, del palato e della dentatura) indica che si potrebbe trattare di due differenti individui, sia pur in apparenza molto somiglianti.


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giovedì 1 marzo 2012

La pesca ai cefali

Mi sveglia di buon ora, circa mezz’ora prima che suonasse la sveglia. Sentii i passi pesanti di mio padre fuori, nel giardino, poi la porta del garage stridirie, poi rumori di cui non intendevo l’origine…Quando si ha qualcosa di bello da fare neanche svegliarsi presto pesa poi tanto. Andai in bagno e corsi, ancora in mutande, a raggiungere mio padre. Mi affacciai nel garage senza far rumore e lo trovai ricurvo sul vecchio desco intento a preparare le canne. Feci alcuni passi verso lui, aveva legato quattro ami ad un pezzo di lenza, staccò il filo dalla matassa avvicinandola alla sigaretta che stringeva fra le labbra. La semplicità del gesto mi fece un grande effetto…

-buongiorno- disse senza voltarsi

Ero sicuro di non aver fatto il minimo rumore…

-io ho quasi finito. Va a vestirti-

-Arrivo subito-

Una bella domenica di inizio estate. Il sole non aveva ancora fatto capolino fra gli alberi d’ulivo ma luce faceva brillare le foglie, che danzavano al ritmo di una tenue brezza mattutina. Misi su dei pantaloncini, ottenuti tagliando un paio di jeans logori, una vecchia camicia a strisce verticali di mio padre ed i sandali nuovi comprati al mercato pochi giorni fa. Sapevo che saremmo andati a fare colazione fuori, era una cosa che adoravo. Sentii la vecchia renault accendersi, un paio di accelerazioni a vuoto, e poi mio padre:

-Ruggero, andiamo-

-arrivo-

Andai in camera di mia madre, la salutai dandole un bacio in fronte, lei farfuglio qualcosa ed uscii. Mentre chiudevo dietro di me la porta di casa mi ricordai del cappello di paglia poggiato nel salotto, tornai a prenderlo, mio padre diede un leggero colpo di clacson. Parcheggiammo nella piazza del paese. Le campane annunciavano l’inizio della seconda messa. Donne in abito nero e uomini con il vestito della domenica si apprestavano ad entrare in chiesa. In quella piazza tutto dava l’idea di esser vecchio. Notai a lato della torretta, alta si e no una decina di metri, due targhe commemorative, a cui non avevo mai prestato attenzione. Erano semi nascoste da un cespuglio e consunte dal tempo, tanto che alcune parole risultavano illeggibili. Mi avvicinai e le lessi con attenzione:

M. C. nato ad Alliste nel 1892 …..si distinse per eroismo e lealtà…… ad un gruppo di partigiani…a Tripoli dove perì difendendo la patria nel 1911..

Un colpo di vento mi fece volar via il cappello, lo inseguii fino all’ingresso della chiesa. Lo rimisi in testa spingendolo a fondo ed andai al bar. Non sapevo cosa significasse partigiano, ma capivo che si trattava di una vittima di guerra.

-Come va ruggero?- mi chiese Ada la barista

-Bene grazie, oggi andiamo a pesca-

-allora ti servirà una bella colazione, cornetto e cappuccino?-

Era quello che aveva preso mio padre.

-Si grazie-

Mio padre aveva gia terminato e fumava una sigaretta scambiando quattro chiacchiere con un compaesano

-si oggi porto anche mio figlio-

-e dove andate?-

-Al canale vicino la masseria Portone-

- me ne hanno parlato, mi hanno detto che ci sono saraghi grossi così-

-si, ma ho preparato le canne per la pesca con il pane, vorrei prendere qualche cefalo-

-i saraghi mangiano di tutto mentre..-

mi intromisi nella conversazione

-Io non ho mai pescato con il pane ma so che si pescano pesci grossi-

-dipende da tante cose, dal vento, dalla fortuna e dalla bravura, ora finisci la colazione ed andiamo- disse mio padre

Il cappuccino era bollente e dovetti chieder ad Ada di aggiungere un altro poco di latte freddo per riuscire a terminarlo. In macchina faceva caldo, ed il vento gonfiava le camicie e faceva volare le cicche dal posacenere

-Papà, cos’è un partigiano-

-è una persona che si ribella-

-a chi?-

- a chi gli dice cosa fare-

-ed è giusto esserlo?-

-dipende se sopravvivi o muori- disse continuando a guardare la strada

Al canale c’era solo un altro pescatore, petto nudo, soprappeso e rosso come un gambero di fiume in padella. Gli passammo vicino con la macchina, mio padre gli chiese se avesse pescato qualcosa, lui rispose che ne aveva gia preso un paio. Notai una busta bianca piena di pane, sicuramente stava facendo la stessa pesca che avremmo fatto noi. Arrivammo dove il canale si stringeva ed entrava nel bacino. Mio padre scese dalla macchina, prese un panino e gli diede un morso. Un pezzo lo ingoio e l’altro lo buttò nel canale.

-Vediamo dove và la corrente- mi disse

-dove deve andare?-

-se va verso il mare possiamo restare fermi qui, se la corrente spinge verso il bacino dobbiamo andare in quella zona- additò in direzione di un grosso cespuglio di mirto a metà canale

-e se rimane fermo-

-Possiamo andare a casa, è difficile che i cefali mangino quando non c’è corrente-

Il pezzo di pane, lentamente percorreva il canale in direzione del mare.

-ok, possiamo metterci qui-

Il sole si stava alzando, ma un leggero vento di tramontana rendeva la temperatura ideale

-Papà, papà, l’hai visto- Un grosso cefalo era saltato nei pressi del pezzo di pane, e l’acqua lì vicino sembrava stesse bollendo

-si, i primi ad avvicinarsi all’esca sono i pesci piccoli, danno alcuni colpi con la coda per vedere se c’è l’amo, se non sentono niente cominciano a mangiare e poi arrivano i grandi che cercano di mandarli via, ecco perché l’acqua ribolle-

Mio padre si sedette su un mattone vicino la riva strappando piccoli pezzi di pane e buttandoli nel fiume

-va a prendere le canne il secchio ed il retino-

-subito-

Le due canne avevano un pezzo di pane che nascondeva i quattro ami, erano gia pronte. Pensai che il pane fosse meglio degli americani o dei bigattini o di tutti quegli strani tipi di vermi che usavamo le altre volte. Quelli che mi facevano più senso erano i coreani, dei vermi lunghi simili ai millepiedi, morbidi al tatto e che quando ne strappavi un pezzo per metterlo all’amo sia quello che avevi in mano sia quello che restava nella scatola si muoveva. Non ero mai riuscito a capire quale fosse l’inizio e quale la fine. Mi ero quasi convinto che non avessero testa. Una volta, ricordo che mio padre aveva comprato dei bigattini la sera prima di andare a pesca, i bigattini sono dei vermicelli piccoli e rosa, che a quanto ne so dovrebbero essere le larve della mosca, e che per mantenerli freschi li aveva messi i frigo. Ancora ricordo le urla di mia madre vedendo il frigo, la mattina dopo, invaso dai bigattini. Quel giorno mio padre non andò a pesca e passo tutta la mattina a disinfestare la cucina. Poggia il secchio vicino mio padre e gli porsi la sua canna.

-allora Ruggero, ora non dobbiamo fare troppo rumore e non dobbiamo farci vedere. Siediti qui- disse quasi bisbigliando

Mi sedetti su un sasso irregolare molto più scomodo del mattone di mio padre. L’acqua era tutto un ribollire sotto i tanti pezzi di pane che marciavano verso il mare.

-bene i cefali non mancano- disse lanciando verso il bacino.

Mi alzai in pedi, aprii l’archetto tenendo la lenza sotto l’indice ed il medio e lanciai. Il Pane cadde ad un metro di distanza da me. Mio padre mi guardo ed accenno un sorriso.

-Prima di lanciare devi bagnare il pane per renderlo più pesante, però ora lascialo la corrente lo sta gia allontanando-

Mi sedetti, chiusi l’archetto e raccolsi un po’ di lenza, poi come mi aveva fatto vedere altre volte, con l’indice della mano sinistra presi la lenza tra il mulinello ed il primo anello tendendola fino a sentire il peso del pane, in questo modo, mi aveva detto, si sentono subito gli strattoni del pesce e quando l’amo è teso è più facile che abbocchi.

-Non è da tutti pescare così lo sai?, solo i professionisti tendono la lenza con il dito-

Fui contento di ciò che aveva appena detto e nonostante mi sforzassi di restare serio come i “professionisti” non riuscii a trattenere un sorriso di imbarazzo e felicità. L’acqua era cristallina e si vedevano le alghe verdi ed alcuni branchi di piccoli pesci. Il pezzo di pane ora si trovava a tre quattro metri di distanza da me. Cominciai a sentire dei piccoli colpetti alla lenza ma aspettai ricordandomi che prima danno dei colpi con la coda e poi mangiano. Mio padre si girò e chiese quale fosse il mio pezzo di pane, glielo indicai con la punta della canna. Lo fissò e poi disse di raccogliere che qualcosa aveva abboccato. Con l’indice nel quale tenevo la lenza tirai e sentii i colpi del pesce. Quegli strattoni sono la cosa più bella della pesca. Presi la canna con due mani e la alzai verso l’alto raccogliendo con il mulinello. Sentivo il pesce, vibrare, nuotare verso di me e poi cercare di liberarsi. Poi lo vidi nell’acqua, abbassai la canna continua a raccogliere e poi alzai di nuovo. Un cefalo di una 15ina di centimetri pendeva e si dimenava di fronte me. Feci un paio di passi indietro. Era argentato, aveva una macchiolina gialla dietro le branchie, occhi perfettamente tondi, bianchi ed una pupilla nera dilatata. Mi misi la canna tra il braccio ed il petto poggiando l’impugnatura per terra. Il cefalo andava avanti e dietro come il batacchio di una campana. Mio padre mi disse di stare attento agli ami. Provai a stringerlo prendendolo per il dorso ma alzò la pinna e mi sfuggi. Provai un’altra volta ma non appena avvicinavo la mano cominciava a dimenarsi a scatti.

-non avrai mica paura di un pesce- disse mio padre con un sorriso sardonico.

Allora presi coraggio e lo afferrai dalla parte dello stomaco stringendo con quanta forza avevo nella mano, quasi a volerlo stritolare. Sentivo dei piccoli scossoni nella mano, la sua pancia morbida, il dorso squamoso. Provava ad alzare la pinna che però era incastrata sotto il mio pollice. Con la destra, stando attento a gli altri tre ami che pendevano poco più sopra, cercai di staccarlo. Aveva una piccola bocca protesa in avanti, sottile ma robusta, color grigio. Vidi l’amo che gli bucava il muso poco sotto l’occhio. La felicità provata nel sentire gli strattoni quando aveva abboccato, stava mutando, mi sentivo spaventato, turbato, credo che mi dispiacesse per lui. Con la coda dell’occhio vidi mio padre che mi guardava allora diedi un colpo secco alla lenza e l’amo recise un pezzo di bocca liberando il pesce e mi si conficcò nel dito medio. Buttai il cefalo nel secchio e senza farmi vedere mi tolsi l’amo.

-ti sei fatto male?-

-non è niente-

-bene, allora metti un pò d’acqua nel secchio-

Mi avvicinai alla riva. Avevo la mano sinistra piena di squame e nella destra un buchino dal quale usciva del sangue. mi sciacquai le mani mettendomi in ginocchio per riuscire ad arrivare all’acqua poi presi il secchio, il pesce dava ancora qualche colpo. Lo sbattere della robusta coda contro la plastica produceva un rumore sordo. Misi il secchio dentro l’acqua stando attento a non far scappare il pesce, lo riempii per poco meno della metà e lo poggiai all’ombra di un piccolo arbusto. Guardai nel secchio. Il cefalo era ancora vivo e nuotava ad intervalli irregolari prima verso destra e poi verso sinistra. Questo mi fece sentire meglio.

Il sole ora era basso e grande e si specchiava dall’altra parte del bacino. Il secchio era pieno di pesci. Io cominciavo ad aver di nuovo fame, erano passate molte ore dal pranzo nella pineta. Dovevano essere circa le otto. Mio padre mi disse di smontare la mia canna. Una volta fatto mi porse la sua.

-tieni prova a prendere qualcosa tu, io vado a pulire i pesci e poi ce ne andiamo-

-va bene-

Andò verso la macchina ed aprii il cofano.

-dove sono le forbici?- mi chiese

-Davanti, per terra-

Si mise sulla riva e cominciò a sventrare i pesci pulendoli nell’acqua ormai quasi del tutto immobile.

-nient’altro da pulire?-

Dirimpetto a lui, nell’acqua galleggiavano le interiora di una 15ina di pesci

-sembra che se ne siano andati-

-ok, questi basteranno per una bella cenetta-

-si, sto morendo di fame-

-andiamo-

Seduto nella macchina mi resi conto di quanto fossi esausto. Mi duoleva persino alzare le braccia. Ma ne era valsa la pena. Ci aspettava una bella scorpacciata di cefali arrosto, non troppo grandi, ma numerosi.

-che ne pensi della pesca col pane?-

-è bellissima, non avevo mai pescato tanto-

-torneremo qui a settembre, e vedrai…-

-Cosa?-

-che pescheremo solo bestie da mezzo kilo in su-

Teresa


La mia ragazza mi aspettava a Treviso ma io non potevo far altro che pensare a Teresa, al suo buffo modo di parlare, veloce, come se mille pensieri le attraversassero la testa e lei cercasse di afferrarne il più possibile per non dimenticarli, ai suoi capelli corvini sempre un po’ arruffati, al suo corpo minuto, al suo fare timido, come si trovasse sempre nel posto sbagliato e si sforzasse di non badarci, al suo viso di porcellana : pelle chiarissima, grandi occhi scuri e labbra purpuree.

Del tempo addietro ci siamo baciati, eravamo ubriachi, ed era notte ed io le ho chiesto di venire a dormire a casa mia anche se l’indomani mattina sarebbe arrivata la mia ragazza ma lei ha rifiutato perché non avevo un letto matrimoniale e poche settimane dopo ci siamo nuovamente baciati ed eravamo nuovamente ubriachi ed io le ho chiesto di venire a dormire con me e le ho parlato del mio nuovo letto matrimoniale ma lei nuovamente ha rifiutato.

Lei Teresa baciava con tanto di quell’ardore che pensavo un corpo così minuto non potesse contenere. Eran fuoco e rabbia. Eran due ,dieci, cento e ancora cento baci, profondi ,sensuali , di quelli che una penna non può descrivere ma solo delle Labbra.

E la prima sera che assaporai la sua insicura e frettolosa lingua disse che la mia giacca era

bella, ed io avrei voluto toglierla mai più. E quando parlavo di lei ad i mie amici loro dicevano che non avevo gusto.

E la rividi prima di prendere il treno ed i suoi capelli eran la cornice, il suo viso pallido la tela ed i suoi occhi l’opera, ed io avrei voluto baciarla perché entrambi non eravamo ubriachi, ma lei mi mostrò un libro con la foto di un suo dipinto, ed era bello, ma io volevo solo baciarla perché non eravamo ubriachi e perché non avevo mai creduto all’amore ed il sentimento che provavo con lei era ciò che pensavo ci si avvicinasse di più e comunque il massimo che io fossi in grado di sentire.

Ma non ci baciammo, la salutai, andai a casa, bevvi una bottiglia di rosato e presi il treno per andare a trovare la mia ragazza che mi aspettava a Treviso. Ma durante tutto il viaggio scrissi di Lei, di Teresa e non riuscivo a dormire per la voglia di scrivere qualche riga su una passione non consacrata ed anche per la sete….

Ma iniziava, dapprima in sordina e poi sempre più forte , a tormentarmi una paura, quella che magari, come un bambino viziato si lagna per avere qualche giocattolo ed una volta posseduto il desiderio si sposta su qualcos’altro ,anch’io potendola avere mi stanchi di lei, ed allora voglio che rimanga solo un desiderio inappagato, un palliativo alla noia, di cui scrivere quando non si ha nulla da fare, quando non si vuole pensare alla sete, quando non si riesce a dormire, tanto per sentirsi un poco artisti, tanto per illudersi di saper amare.

E un giorno anche lei mi disse di non sapere amare. Ma uno scrittore ed una pittrice possono non sapere amare? Forse è tanto forte l’amore per la propria arte che si pensa una passione non possa offrire tanto……. E se è così allora io voglio essere il più bel quadro che sia mai stato dipinto, voglio essere : Caravaggio, Warhol eBalla, e De chirico e Morandi Burri,Ray e tutto ciò che a lei piace, tanto che si innamori di me, e per sempre, perché un quadro non può tradire, perché un quadro se si ama è per sempre. Come un libro, e lei lo è già per me , Teresa è: Miller e Bukowski Emingway, Fante e Cèline, è tutto il meglio della letteratura, è parola dopo parola perfetta. Ed io vorrei descriverla, cantarvela affinché ogni uomo e donna possano amarla ,come si ama Camilla dopo aver letto Chiedi alla polvere o Catherine di Addio alle armi. Ma sono solo uno scrittorucolo e forse è troppo pretendere di farvela amare.

giovedì 2 febbraio 2012

cinques piu cinques diesis

Bergonzoni consiglia
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Il commosso del negozio di cipolle

L'ultima volta che ho pianto mi sono quasi commosso, ed è una cosa che so fare bene perché io ho fatto il commosso in un negozio di cipolle per quasi sei mesi da oggi


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Vendo divano letto un po sottolineato

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E' successo anche questo, in salento.

13:08, il frigo vuoto, le tasche vuote, una casa senza riscaldamento e con il bagno in giardino, posaceneri pieni di sigarette, lattine di birra vuota a contornare tutto. Dovrei mangiare, ma il cibo è qualcosa che va meritato. Prima qualche buona riga di prosa e poi attaccherò con un coltello l'ultima scatola di fagioli.

Durante, le veglie notturne, non per scelta ma per insonnia, arrivano dei buoni concetti, buone frasi, rimpetto ad un computer no. Ieri sera pensavo alle impronte. C'è una poesia interessante di uno spagnolo: "Caminante no hay camino, sa hace camino al andar...Viandante son tus huellas el camino y nada mas..." (Camminante non c'è un cammino, il cammino si fa camminando...viandante sono le tue impronte il camino e nient'altro...). Pensavo, caminando in un deserto, senza punti di riferimento, come si può esser sicuri di muoversi, se non si lasciano impronte? Non, sono sicuro sia un immagine profonda, mi è arrivata all'improvviso, cercavo di capirla... immaginavo una vita che si ripete sempre uguale, dove noi ci muoviamo, ci affanniamo, ma attorno a noi è tutto come il giorno prima e dietro non lasciamo niente. In un contesto del genere si può davvero essere sicuri di muoversi, di andare avanti? questa poteva essere una spiegazione di quella strana immagine che mi era balenata ieri sera, ma magari non era nulla...

13:25, comincio ad avere freddo, ma ho finito la legna per il camino, scrivo le ultime righe e poi vado a riscaldarmi vicino ai fornelli mentre cucino.

Suono il pianoforte e la batteria mediocremente, scrivo ma non ho mai pubblicato niente, a settembre hocominciato ad attraversare l'Italia a piedi e dopo due mesi mi sono arreso a Milano. Aveva ragione Bukowski che se l'è fatto scrivere pure sulla tomba, "Don't try". Ma è davvero così? Tutto è destinato al fallimento e forse il più grande fallimento che esiste è il successo, ma davvero non provare? Perchè avvolte vorrei essere un famoso musicista, quando so gia perfettamente che quel successo non vale niente? Qui probabilmente si va a finire a Darwin che diceva che la forza più grande che spinge l'uomo e la voglia di essere accettati dal gruppo. Ma in questo modo se ne va a puttane tutto cio che pensiamo di fare solo per noi stessi e che in realtà facciamo per gli altri, secoli di poesia sprecati.

13:36, volgo al termine.

Scribacchio in giro per internet pensieri presi alla rinfusa dalla sporta dell'anima solo per poter indicizzare il sito di affittanze estive dei mie genitori salento-one.puglia.it . Sembra una follia promuovere un sito in questo modo, ma google premia i testi inediti e sul salento oggi non avevo nulla da dire. Se il Webmaster pubblicherà l'articolo, non credo che raggiungerò il successo come dice la frase a inizio pagina, ma mi sarò guadagnato la mia pasta e fagioli. Anche questo è successo.

13:45, a fiducia vado a cucinare.

www.turismodancardi.org
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Consigli per una vacanza in salento senza sorprese

Dopo più di 10 anni di esperienza nelle affittanze estive mi prendo la briga di fare un prontuario di consigli per il neofita delle vacanze in puglia:

Scelta dell'alloggio
Considerando l'impossibilità di visionare l'alloggio prima dell'arrivo, ci si deve affidare ai siti inernet delle agenzie immobiliari, ma quale scegliere?
Ora vi spiego una cosa, se voi cercate su google "case vacanza salento" il primo sito che vi uscirà sarà www.case-vacanza-salento.org, voi sapete cosa vuol dire posizionarsi al primo posto della prima pagina per una parola chiave così cercata?
Vuol dire che il sito è attivo da tanti anni, che ha un esperto Seo (figura professionale atta al posizionamento dei siti internet nei motori di ricerca), va da se che probabilmente l'agenzia lavora bene, che non vi frega la vostra caparra di 100 euro per poi farvi trovare una casetta molto carina ma senza soffitta e senza cucina...
E diciamo che questo discorso può essere esportato a tutti i siti internet presenti nelle prime due pagine di google.
Detto ciò, non per questo dovete fidarvi ciecamente dei suddetti siti...
Diciamo che si ricerchi "vacanze nel salento" , avrete:
nelsalento.com
invacanzanelsalento.com
turismodancardi.org
ecc.. ecc..
Diciamo quindi che i primi 15 siti che troverete saranno probabilmente agenzie immobiliari serie, la cosa migliore da fare è contattarle tutte e 15.
Senza sprecare soldi delle chiamate per adesso mandate a tutti una mail dttagliata delle vostre esigenze ed ogni agenzia vi farà dei preventivi gratuiti che voi potrete tranquillamente comparare per scegliere quello più conveniente, ma attenzione, qui vale la regola dei tuffi dal trampolino, i preventivi più alti e piu bassi vanno scartati. Anzi, diciamo così, il più alto scartato ed il più basso approfondito.
Ora vi spiego un'altra cosa, Le agenzie non mettono i prezzi agli appartamenti a discrezione, ci sono dei canoni che fanno si che un monolocale a 300 mt dal mare, finemente arredato, valga tot, ed un trilocale a San Giovanni valga tot. E' facile capire quindi che se il prezzo di un appartamento con 6 posti a 50 mt dal mare sabbioso dal 18 al 25 agosto, per 14 agenzie varia dai 1500,00 ai 1600,00 Euro e solo per una è 1100,00 euro, ci deve essere qualcosa di strano.
Un prezzo così basso senza fregatura si può spiegare in due modi:
1) una disdetta all'ultimo momento e ciò vuol dire per l'agenzia aver guadagnato 450 euro di caparra dalla vecchia prenotazione, ed aver quindi la possibilità di affittare il medesimo appartamento ad un prezzo inferiore.
2)La paura di non affittare. Se voi cercate un appartamento oggi per domani, o addirittura oggi per oggi, probabilmente troverete poco, ma se trovate qualcosa sarà conveniente poichè un agenzia piuttosto che avere l'incertezza dell'affitto completo preferià la certezza del mezzo affitto.

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