martedì 25 gennaio 2011

Rubata la salma di Mike Buongiorno sotto accusa Sky


Roma, 25 gen. -Trafugata la salma di Mike Bongiorno dal cimitero di Dagnente, frazione di Arona. I Ris avanzano i primi sospetti contro Sky, accusata del furto del feretro per fini pubblicitari. Da intercettazioni telefoniche risulta infatti che la nuova campagna pubblicitaria di Sky avrebbe previsto la salma di Mike Buongiorno e la partecipazione di Fiorello per una reclame senza precedenti che avrebbe dovuto invadere la televisione mondiale al grido di "Sky, la tv che ti riporta in vita"
Nessuna accusa formale è stata ancora fatta. Si attendono ulteriori accertamenti.

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lunedì 24 gennaio 2011

Come prima di raggiungere il fuoco

Perchè scrivere? Ispirazione o noia?

Io no so niente, non credo in niente. Sfiduciato dall'uomo e da me stesso cammino a volte corro a volte mi trascino in una giungla senza nessun punto di riferimento dove ogni albero sembra uguale, dove ogni albero è uguale, a volte stanco, a volte con la piena coscenza dell'inutilità di ogni mio sforzo e con l'energia che ne consegue, un energia ...ma davvero credo a questo? Ogni cosa che scrivo smentisce e si contraddice con cio che faccio con cio che penso con cio che scriverò o che ho scritto.un mio amico laureato in psicologia ha espresso il verdetto: bipolare schizzofrenico. Dicendomi inoltre che l'equilibrio con il quale ancora riesco ad avere una vita sociale normale verrebbe meno nel caso smettessi di esprimermi artisticamente. Bene, conviene scrivere ancora qualche riga onde evitare di fare la fine di Nietzsche.

È la consapevolezza la cosa piu subdola e preoccupante. La consapevolezza dell'inutilità di tutto. Vedere la gente correre parlare comprare mangiare e morire e avere voglia di ridere. Non capire e non avere voglia di farlo. Ricordo di aver letto qualcosa circa Socrate e il suo "so di non sapere" dove l'autore, del quale ora non ricordo il nome, era arrivato ad un punto ancora piu alto poiche affermava di non sapere neanche di non sapere. Ma forse è ancora troppo poco. Noi siamo il silenzio di un cimitero, una pisciata nel centro dell'oceano atlantico. Illusi e reclusi. Illusi di poterci illudere, un scorreggia di un uomo portato via da Katrina.

Si parte dall'incosapevolezza degli animali, poi troviamo l'incosapevolezza di un essere umano, poi la sua consapevolezza, poi la presa di coscienza dell'illusione della consapevolezza, poi approdiamo ad una consapevolezza disillusa, che potrà sempre essere superata dall'illusione della consapevolezza disillusa. Ogni cosa viene superata per approdare a cio che c'era prima in un folle ripetersi. Dunque qual'è il problema? Io. E la soluzione? Io. E la.....? sempre io. Mi vengono le vertigini a pensarci. Si sfoca tutto. Come prima di raggiungere il fuoco giri l'obbiettivo e quando hai finalmente messo a fuoco non c'è nella da vedere se non l'obiettivo stesso.

Qualcosa è inutile solo se ci si chiede quale sia la sua utilità.


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sabato 22 gennaio 2011

Al bar del Raval


-Non credo si possa continuare così-
-Così come?- Rispose Juan
-Così, a bere birra e a parlare senza combinare niente-
-perchè no? come vorresti che sia?-
-non so, diverso, forse con degli impegni, con un qualcosa da raggiungere... comunque diverso- disse Stefano aprendo altre due lattine.
Il bar del raval era quasi vuoto ad eccezione di Juan e Stefano che sedevano in un tavolo di legno vicino l'entrata e una coppia che stava consuamando velocemente due caffe y lece al bancone.
-Guarda quei due- stefano con un cenno del viso indicò la coppia -bevono velocemente il loro schifossissimo caffè e corrono a fare qualcosa, non so cosa, magari a rapinare un negozietto di Pakistani, o magari tornano a casa a scopare come conigli...ma hanno qualcosa, hanno un cazzo di motivo per svegliarsi la mattina ...
-Vorresti rapinare un Pakistano?-
-Non fare lo stronzo Juan-
-Questa mattina perchè ti sei svegliato? domandò Juan
-Non lo sò, non avevo più voglia di restare a letto-
-Magari è così per tanta gente, non solo per te-
-Non credo, in metro, per strada, tutti camminano con passo veloce, sicuri, verso la loro meta, non guardano niente, non hanno nenache il tempo di fermarsi ad accenderti una sigaretta. Sono migliaia di fottutissmi zombie che corrono da qualche parte.
-Dovresti ringraziare Dio se non siamo come loro...ancora, se non siamo ancora morti,se possiamo scegliere di svegliarci la mattina o restare a letto per tre giorni di fila. Credi sia normale non avere il tempo per leggere un libro o arrivare a non avere la voglia di leggere. Credi sia normale avere i giorni, le settimane, gli anni già organizzati. Ti sembra vita sapere già come sarà la tua misera esistenza fino alla morte, non questa non è vita, questa è morte. tutta la gente che vedi e già morta. E tu che fai li invidi? vorresti anche tu essere già morto?-
-Forse hai ragione, in fondo abbiamo sempre la nostra birra-
Stefano alzo la lattina quasi vuota - A noi, gli unici sopravvissuti a questa schifo di vita-
e Juan - Si a noi e alla birra-
Brindarono e scolarono le birre. Juan si alzò per andare a pisciare, Stefano accese una sigaretta ed ordinò altre due birre


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venerdì 21 gennaio 2011

Mozzarella bianca, allarme per un batterio. È lo stesso che uccise Puffetta


(PAESE DEI PUFFI, 21 gennaio) Si allarga lo scandalo della mozzarella bianca, quella che cambia colore qualche ora dopo l’apertura della confezione.
Grande Puffo non ritiene necessario spargere allarmismo: - Arcipuffolina, la situazione al momento è assolutamente sotto controllo.-
Preoccupati i Puffi agricoltori che chiedono di aprire subito un tavolo di confronto tra i ministeri della Salute e delle Politiche agricole e tutte le componenti della filiera lattiero-casearia, in quanto la vicenda delle mozzarelle bianca «rischia di provocare contraccolpi tra i produttori per un possibile calo dei consumi».

Teresa

-Vuoi che ti canti qualcosa?-
-Si canta- rispose Ruggero
-non è vero, non hai voglia di sentirmi cantare, ti annoierei- replicò lei
-No, cantami qualcosa-
-cosa vuoi sentire?-
-Cantami una canzone di Tenco-
-Quale?-
-quella che vuoi-
-no dai, dimmi che canzone vuoi sentire-
- Mi sono innamorato di te- disse senza pensare Ruggero
- va bene- Teresa prese un pò di fiato fece qualche mugolio e poi disse:
- No, mi vergogno-
-fai come vuoi-
-Parla. tu devi parlare e io comincio a cantare e quando ti batto sul braccio smetti di parlare ed io continuo. Va bene?-
-ok-
Ruggero cominciò a citare il primo canto della divina commedia, ma quando ebbe finito Teresa non aveva ancora iniziato a cantare.
-No così non va bene. Facciamo che si comincia a cantare insieme e quando ti batto sul braccio tu smetti ed io continuo a cantare, poi mi avvicino a te e te la sussurro all’orecchio-
adesso le sue labbra sfioravano il lobo di Ruggero
-e poi all’altro-
disse Teresa continuando a sussurrare
-Come vuoi-
allora cominciarono a cantare insieme e quando si senti toccare il braccio Ruggero si arrestò lasciando spazio alla flebile voce di Teresa.
lui ora era sdraiato a piedi nudi sulla spiaggia umida, con le mani dietro la nuca e lo sguardo rivolto al cielo, mentre lei era riversa su di lui sussurrandogli “Mi sono innamorato di te” all’orecchio.
era una sera umida, e non ancora abbastanza calda ma da quella spiaggia lontana dalle luci di città le stelle brillavano come fossero piccoli interstizi di una persiana chiusa la domenica pomeriggio.
Le onde e la voce di Teresa empivano un piacevole silenzio.
-Peso?-
-Non ti preoccupare, sono un uomo io!-
Ruggero alzò la schiena dalla sabbia umida le diede un bacio e disse.
-Non ti sei stancata di cominciare sempre tutto da capo?-
-Tutto cosa?-
-Questo. – Ruggero la baciò di nuovo
-Perché, come vorresti che sia?-
-Vorrei che domani potessi incontrarti e baciarti di nuovo-
-se fosse così non ti stancheresti?- disse Teresa
-credo varrebbe la pena provare-
-Ma io ho bisogno di un uomo, non un ragazzo un uomo-
Ruggero la baciò nuovamente non sapendo come rispondere
-Tu mi sopporteresti per tanto tempo? Sai io so essere insopportabile?-
-Tu sei insopportabile- rispose serio lui
-Ma mi sopporteresti?-
aveva bisogno di essere il fulcro della conversazione, di essere corteggiata e ricoperta di complimenti. Ruggero questo lo sapeva e per non darle troppa soddisfazione la riempiva di elogi sdolcinati e melensi, troppo sdolcinati per non essere presi come uno sfottò.
-Ti sopporterei per tutta una vita, ti sopporterei per sempre, perché sai che non posso fare a meno di te. e tu potresti fare tutto ed io ti sopporterei lo stesso, potresti picchiarmi ed io ne prenderei un sacco ed una sporta senza batter ciglio, potresti ricoprirmi di insulti ed io ti risponderei con dolci parole di scuse-
-Dai non fare il solito scemo-
-Come vuoi che ti risponda?-
-Voglio sapere se mi sopporteresti?
-Certo -
..,necessitava di una risposta così stupida per sentirsi soddisfatta. ora un sorriso di finto imbarazzo aveva mutato la sua solita espressione attonita.
-Non ti immagini una casa di legno su una spiaggia deserta. tu nella sala a dipingere ed io in veranda a scrivere, nient’altro. Solo io e te e…. un poco d’arte, tanto per non annoiarsi troppo.
-Ma poi non avremo niente da dirci-
Rispose Teresa, sempre pronta a razionalizzare ogni cosa
-Resteremo in silenzio-
e per alcuni minuti nessuno dei due disse una parola, come per cercare di immaginare come sarebbe potuto essere veramente. Lo sguardo di Ruggero era rivolto ancora al cielo mentre Teresa sembrava osservare un orizzonte che in realtà era un tutt’uno fra cielo e mare: un immensa distesa nera.
-Adesso ho freddo- Disse Teresa
Ruggero scosse un poco la testa come si fosse appena destato da un lungo stato di torpore
-forse è meglio andare via-
entrambi si alzarono in piedi scuotendosi vicendevolmente la sabbia umida dalla schiena e dalle gambe, e si incamminarono verso la macchina
Ruggero osservò il viso di Teresa nel buio della macchina, restò alcuni momenti a fissarla fino a quando i loro sguardi si incontrarono, allora lui abbozzò un sorriso e distolse lo sguardo.
-Che hai?-
- niente-
-che c’è dimmi- insistette lei
-Ti è mai capitato di voler ricordare qualcosa, di volerla impressionare nella tua testa per riuscire a dipingerla il più fedelmente possibile?
-No. io non racconto storie.-
-Io si.-
e mentre la macchina faceva ritorno
verso casa, Ruggero le prese la mano e senza dir niente guardava i pali umidi riflettere la luce degli abbaglianti.

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giovedì 20 gennaio 2011

Sproloquio di un anima sensibile

Si deve solo cominciare, poi ti lasci prendere, non ti rendi conto, come d'altronde vivere....

voglio fare lo scrittore? Non credo.... vorrei solo fare il meno possibile. Non voglio costruire case, non voglio pensare al futuro, non voglio cambiare il mondo, non mi interessa il sociale, ho problemi piu grossi io; i mie problemi sono io e gli altri. Le case crollano ed io schivo i mattoni.

Mi sono trasferito in una piccola nuova casa in un vecchio piccolo paese. Oggi è venuta mia madre:

-carino qui-

-grazie-

-anche la vespa al centro del salotto, da un bel tocco....-

-se la lascio fuori me la rubano-

-no, no bella.-

-grazie, vuoi un caffè?-

-no grazie-

-del the?-

-non mi va- le porgo la mia tazza, una miscela di the verde e nero preparata una paio d'ore prima, fa un sorso, poi un'altro, me la restituisce.

-bene, bello. Ma dimmi una cosa, cosa farai ora tutto il giorno?-

ed io cosa cazzo ne so? Che si fa di solito, che fanno gli altri,

- ora finisco le ultime cose a casa, poi vediamo....-

lavorano, certo troverò un lavoro, poco impegnativo, cosa dovrei fare, avere progetti per il futuro, un sogno da coltivare, la verità e che non ho nulla di tutto questo,

- va bene, ci vediamo-

-ciao-

-ciao-

cosa mi piace? La musica, si certo la musica, e quindi? Non ci credo, non mi importa, così pretenziosa, ma è la cosa che mi riesce piu semplice da fare. Il vero problema è che io mi sento uno stronzo, e la cosa ancora piu preoccupante e che credo la mia opinione possa cambiare se convinco un certo numero di persone, diciamo dalle 50 in su, del contrario. Darwin nell'origine dell'uomo dice che una tra le motivazioni piu forti per ogni cosa che facciamo è la ricerca dell'approvazione del gruppo. Ed allora perchè mi illudete di poter scegliere il mio destino? Facciamo le cose per bene, un sondaggio dove tutte le persone che conosco ed un campione di quelle che non conosco esprimano delle preferenze per il mio futuro: lavoro amore hobbies e compagnia briscola, sarebbe piu semplice tu mi dici quello che devo fare ed io lo faccio e un grosso calcio in culo al libero arbitrio, alla libertà e tutti i suoi derivati.

Una cosa che troverebbe tutti daccordo è sicuramente la ripresa dei mie studi universitari -sono solo cinque esami, che ci vuole....il pezzo di carta.....si lo so che non serve a niente però......il tuo futuro....lavor....- per sostenere una conversazione non c'è bisogno di pensare, cazzo basta parlare, apri la bocca e ti esce tutto cio che vorrebbe ascoltare il tuo interlocutore, su questo siamo tutti preparatissimi, abbiamo imparato la lezione a menadito (menadito, non so neanche cosa cazzo voglia dire lo diceva la mia professoressa, adesso lo cerco (però, che faccia Melville aveva la barba come Hemingwayultimoperiodo) menadito: per filo e per segno, perfettamente, conoscere, sapere le cose a menadito. Speravo in una spiegazione piu decente....)

e non potrebbe essere altrimenti, cosa pretendi di far capire con le parole? Non si puo non comunicare è la prima regola di Watzlawick , certo ma non comunichi mica quello che vuoi tu, comunichi e basta, poi chi riceve ci fa un po il cazzo che vuole con i tuoi dati, prende cio che serve a lui per:

  • inquadrarti, se non ti conosce

  • avvalorare la sua idea, nel caso contrario

e quando si cambia idea su qualcuno? O cristo ma che ne so.... quando non puoi fare a meno di renderti conto che hai sbagliato a catalogarlo, semplicemente lo sposti nella categoria artista, intelligente, brutto, vanesio, crostaceo....

è una questione di modelli

e la stessa cosa la facciamo con noi stessi, ci cataloghiamo cerchiamo di essere piu affini possibile al modello nel quale ci riconosciamo, e in tutto questo l'anima dove sta? Nella scelta del modello?

Sarebbe di gran lunga meglio masturbarsi.


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mercoledì 19 gennaio 2011

L'idea regalo ideale per San Valentino? Una vacanza nel Salento.

...ma partiamo dall'inizio. Il 14 febbraio si festeggia la Festa degli innamorati, poichè San Valentino di Interamna (Terni) propose di metter fine ad un giochino divertente che fino al IV secolo fu molto in voga presso i romani: il rito della fertilità in onore del dio Lupercus. Tale rito consiteva in una pagana estrazione dell'otto, mista al gioco della bottiglia (all'epoca gioco dell'urna): in un urna venivano nessi i nomi delle persone da sacrificare, e che sacrificio... un bambino estraeva a sorte i nomi dei martiri, primo un uomo e poi una donna, e le neo coppie avrebbero dovuto accoppiarsi come delle capre per un anno intero, da qui Capro espiatorio (nota non sicura)... Insomma Valentino voleva opporsi a questo Speed date ante litteram a botta sicura, e ovviamente qualcuno andò da lui, ci giocò al tiro al bersaglio con un mucchio di pietre acuminate e nel 270 gli tagliò la testa. Diciamo che un po se le andava a cercare... uno si trova un amplesso sicuro per un anno e d'un tratto spunta un d'Interamna qualunque e dice di no? I pagani uccidevano per molto meno.
Ora esaminiamo i miracoli che ha compiuto. Quelli riconosciuti furono tre:
il più celebre fu l'ultimo, in attesa della sua esecuzione nella prigione di Roma conobbe la figlia del custode Asterius, non vedente dalla nascita, Valentino copulando con essa le ridiede la vista.
Un'altro fantastico miracolo fu quello dei due amanti, Valentino nel vedere una coppia litigare nel parco di Terni riusci ad infondergli l'amore ricoprendoli di piccioni che in un effluvio di amore copulavano e scacazzavano sopra le loro teste.
Nell'ultimo miracolo diede il meglio, già vescovo di Terni celebrò il matrimonio di Serapia, una giovane ragazza gravemente malata con un centurione romano, e subito dopo l'unione la coppia morì.
Voi ora sarete vi chiederete che razza di miracoli sono questi, se Valentino è diventato santo in questo modo probabilmente, cercando bene, anche l'imitatore della Maionchi del Chiambretti Night potrebbe diventarlo, oppure penserete che io mi sia inventato tutto, ma vi assicuro che è tutto vero.
Detto ciò, senza fare i soliti regalini inutili e costosi, fate una cosa furba, regalatevi una vacanza nel salento: http://www.case-vacanza-salento.org/schede_case.php?id=81 , la puglia in questa stagione è divertente, bella, ed ha il costo di due orsacchiotti di peluche trudy.
Adotta il salento e non un orsacchiotto.